Roma, la città eterna, tanto amata e tanto criticata, con i suoi problemi di trasporto pubblico, traffico ed immondizia, rimane sempre tra le prime destinazioni a livello nazionale ed internazionale.
Lo scorso Maggio proprio nella Capitale, precisamente nell’Acquario Romano, si è svolta la notte degli oscar. Sono stati proclamati infatti i vincitori della seconda edizione di Italia Traveler Awards.
Tra i vari premi consegnati ce ne sono alcuni che mi hanno piacevolmente stupito.
Tra le migliori destinazioni Cuba, Italia, Stati Uniti, ad execuo. Miglior aeroporto italiano? Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci di Roma che ormai da qualche hanno ha messo in atto un processo di rinnovamento ed efficentamento.
Il centro Capitolino si è guadagnato il Terzo posto tra le destinazioni preferite dai turisti europei e il quarto tra quelle scelte dai viaggiatori del resto del mondo.
Tutti risultati lusinghieri. La classifica è un segnale molto positivo perché si basa sulle recensioni scritte da viaggiatori ed arriva dopo altri riconoscimenti come quello che a inizio anno ha designato Roma come capitale europea dello shopping.
Questi risultati dovrebbero rendere orgoglioso il popolo capitolino. Tuttavia, sappiamo per certo che potremmo fare molto di più: chi ci precede nelle classifiche ci stacca in maniera clamorosa ed inoppugnabile.
Ma cosa manca davvero a questa destinazione per essere “Top” e raggiungere città inarrivabili come Londra che si è guadagnata il primo posto? Certamente, spingere di più sul turismo congressuale aiuterebbe la città ad autosostenersi sia in periodi di bassa stagione, periodi in cui si potrebbero organizzare tali eventi, mantenendo un prezzo medio maggiore per le strutture ricettive, generando un indotto per tutti settori non solo quello turistico, sia in termini di prestigio. Sarebbe un sicuro salto di qualità che porterebbe alti tassi di occupazione e permetterebbe l’allargamento del “centro” turistico.
Vogliamo sperare che la recente inaugurazione della Nuvola di Fuksas aiuterà la città di Roma nell’intento di risollevarsi? Considerando la grande bellezza di Roma e l’appeal di questa grande opera, siamo convinti che sapremo guadagnare una importante quota di mercato in un segmento, quello della meeting industry, molto interessante in termini di ricchezza generata e sviluppo del territorio.
Il turismo business (viaggi d’affari, convegni, congressi, eventi corporate, incentive) vale, a livello internazionale, qualcosa come 990 miliardi di dollari (dati OCSE Turismo 2012). Il turismo congressuale di grande dimensioni è la parte più interessante e strutturata del turismo business e pesa all’incirca un terzo dell’intero comparto. Solo questo basta a dare la misura di quanto sia importante, in termini di Pil regionale e nazionale, sviluppare questo settore di business.
Certo è che se a questo aggiungessimo tutto l’indotto che solo le strutture extra-alberghiere sono in grado di alimentare, la ripercussione sarebbe un vero toccasana per la nostra economia. Bisogna altresì dire che questo genere di mercato esige anche un innalzamento dell’asticella qualitativa globale dei servizi di questa città.
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